Tempi di scatto e regola del reciproco della lunghezza focale

lunghezza focale

La regola empirica del “reciproco della lunghezza focale” suggerisce che il tempo di posa più lungo ragionevolmente utilizzabile a mano libera, senza incorrere in una foto mossa, è pari al reciproco della lunghezza focale utilizzata.

Esempi:
lunghezza focale 20mm —-> Tempo di posa utilizzabile a mano libera: 1/20
lunghezza focale 28mm —-> Tempo di posa utilizzabile a mano libera: 1/30 (valore approssimato)

Quindi: il tempo più lungo utilizzabile a mano libera è pari all’inverso della focale dell’obiettivo.

lampada pixar

Nel caso in cui la macchina fotografica in possesso sia una Aps-C, (quindi non una full frame), il corrispettivo della lunghezza focale è maggiore (occorre moltiplicare per 1.5 su Nikon e Pentax, per 1.6 su Canon, per 2.0 sulle Olympus e così via per gli altri marchi). Se parliamo di un 300mm montato su una Nikon, in realtà l’obiettivo sarà paragonabile ad un 450mm, per cui, per rispettare la regola empirica poc’anzi accennata, non bisognerà usare un tempo pari ad 1/250, ma bensì 1/500.

Brevemente, il motivo per cui questo accade è il famoso fattore crop (ritaglio) di cui bisogna tener conto quando si confronta una fotocamera full frame e una Aps-C. In un altro articolo passeremo in rassegna le tipologie di reflex. Per adesso, aggiungiamo questo dato: una fullframe, o pieno formato, monta un sensore 36mmx24mm, ovvero un sensore che ha le dimensioni della vecchia pellicola. Una reflex Aps-C, diversamente, monta un sensore 24mmx16mm.
Il rapporto tra la diagonale del sensore full frame e la diagonale del sensore Aps-C è detto crop factor (ad esempio, Nikon APS-C con diagonale 28.2/Nikon Full frame con diagonale 43.1 = fattore crop 1.52).
Per questa ragione, il crop factor rappresenta il valore per cui bisogna moltiplicare la focale di un obiettivo montato su un sensore “piccolo” per ottenere la focale equivalente del sensore di una full frame.

E, siccome quando si parla di lunghezza focale degli obiettivi ci si riferisce a quella del pieno formato (perché considerato uno standard), dobbiamo sempre fare questi calcoli per conoscere la focale “effettiva” di un obiettivo.

Approfondiremo il discorso sensori e il discorso focali in altri articoli. Per adesso, ci bastano queste informazioni. In questa sede, aggiungiamo solo che l’effetto principale del crop factor è quello di catturare una porzione di immagine più piccola e questo equivale ad “ingrandire” l’immagine, a vederla più ravvicinata.

Aggiungiamo anche qualche riga sulla lunghezza focale: essa costituisce la distanza tra il centro ottico dell’obiettivo e il piano focale (sensore o pellicola), con il fuoco impostato all’infinito. Il centro ottico non sempre coincide con il centro dell’obiettivo (pensiamo agli obiettivi zoom composti da diverse lenti). Vedremo più avanti di cosa si tratta.
Abbiamo detto “con il fuoco impostato all’infinito”, perché il dato della lunghezza focale è convenzionalmente misurato con la messa a fuoco all’infinito.
Questa distanza viene espressa in millimetri ed è indicata su ogni obiettivo.
In poche parole, la lunghezza focale dice quanto un obiettivo può “avvicinare” o “allontanare” ciò che inquadriamo.

In base alla lunghezza focale, gli obiettivi si possono dividere in categorie (normali, grandangolari, teleobiettivi).
Questo per un motivo molto semplice:
il fotogramma classico della pellicola misura 26 x 36 millimetri, con una diagonale di 43 millimetri. Quando la lunghezza focale dell’obiettivo si avvicina a questa diagonale si ottiene una “visione normale”. Quando la lunghezza focale è inferiore, si entra nel mondo degli obiettivi grandangolari e quando è superiore ci si sposta nei teleobiettivi. Perciò, quando si usa un obiettivo da 50 mm, si ottiene un angolo di visione normale (quello simile alla visione dell’occhio umano).
In conclusione, dalla lunghezza focale e dalle dimensioni del sensore dipende l’angolo di campo dell’obiettivo. A parità di dimensioni del sensore, più la focale è lunga, più stretto è il campo inquadrato. Più è corta, più ampio sarà.

SCHEMA
reciproco della lunghezza focale

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